Tumori Benigni e Maligni della Laringe

Il Tumore della Laringe è l'undicesima neoplasia per frequenza nel mondo nel sesso maschile ( costituendo il 2% delle neoplasie maligne) e la seconda nell’ambito del distretto testa e collo. In europa si stimano 9-10 nuovi casi per 100.000 abitanti l’anno.
Interessa prevalentemente il sesso maschile (93%) in sesta, settima decade di vita rispetto a quello femminile (6-7%) nonostante la diffusione tra le donne negli ultimi 30 anni di abitudini voluttuarie (come il fumo di tabacco ed il consumo di alcolici) coinvolte nella carcinogenesi.
Tale dato epidemiologico sembrerebbe conferire al sesso femminile una minore suscettibilità cancerogena laringea probabilmente da correlarsi all’azione protettiva degli estrogeni.
Complessivamente il 59% dei carcinomi squamosi della laringe sono a localizzazione glottica, il 40% sopraglottica e solo l’1% sottoglottica.

Le diversità di incidenza e sedi di insorgenza a seconda delle popolazioni e delle aree geografiche sono da correlarsi alle differenti abitudini di vita delle popolazioni interessate oltre all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni o ad inquinamento ambientale.

In Italia l’incidenza del carcinoma laringeo è relativamente elevata in particolar modo per la sede glottica e sopraglottica; quest’ultima prevale di gran lunga nelle regioni del Nord-Est dove al fumo di sigaretta è comune nella popolazione un elevato consumo di alcolici e superalcolici.

DESCRIZIONE E SINTOMATOLOGIA
I principali fattori di rischio comprendono il fumo di tabacco, l’abuso di alcool, gli inquinanti ambientali, alcuni agenti virali (tra cui i sottotipi del papilloma virus 16, 18, 31, 33). Soltanto il 5% dei pazienti è costituito da soggetti non fumatori o da ex fumatori da oltre 15 anni: in questi casi si deve valutare una predisposizione genetica, deficit dietetici (in particolare carenza di folati), fattori occupazionali, infezioni virali, precancerosi (eritroplachie, leucoplachie), papillomi, flogosi specifiche pregresse (TBC, LUE). Infine si considera sempre più il ruolo nella cancerogenesi svolto dal reflusso gastro-esofago-laringeo.

Il CarcinomaSquamocellulare rappresenta oltre il 95% degli istotipi maligni primitivi seguito da tumori che originano dalle ghiandole salivari minori, dai tessuti molli, neuroepiteliali e raramente cartilaginei.

La storia naturale del cancro laringeo dipende dalla sede di origine e dalla propensione alla diffusione linfatica regionale (la sopraglottide e la sottoglottide sono dotate, differenza della regione glottica, di una ricca rete linfatica che comporta un precoce coinvolgimento dei linfonodi cervicali laterali ed anteriori).

In base alla sede di insorgenza varia anche la sintomatologia.
In particolar modo la disfonia è il sintomo principale per i tumori ad insorgenza glottica (con evoluzione fino alla sclerofonia). Se la neoplasia è vegetante ed ostruisce il lume laringeo si associa dispnea inspiratoria.
Se la lesione è localizzata nella regione sovraglottica si può osservare senso di corpo estraneo in ipofaringe, disfagia, emoftoe, otalgia riflessa; talvolta del tutto assente sino alla comparsa di un’adenopatia laterocervicale. Nelle rare lesioni sottoglottiche il tumore è spesso silente finchè non invade la corda vocale vera con disfonia o ostruisce il lume sottoglottico con dispnea. Nelle forme avanzate si osserva una combinazione dei tre sintomi principali: disfonia, disfagia e dispnea.

ESAMI DIAGNOSTICI
• Anamnesi ed esame obiettivo
• Laringoscopia indiretta e a fibre ottiche rigide e flessibili
• Ecografia del collo
• Microlaringoscopia
• Biopsia
• Stroboscopia
• Esami radiologici: TC, RM laringe e collo senza e con mdc, esame radiografico e TC torace

TRATTAMENTO
Per quanto riguarda gli stadi precoci, sia glottici che sovraglottici, essi possono essere trattati con uguale efficacia con una singola modalità terapeutica, sia essa la chirurgia parziale o la radioterapia.

Sulla base dell’estensione e localizzazione del tumore si può optare per interventi più o meno demolitivi: dalla decorticazione delle corde vocali (con chirurgia tradizionale o laser), cordectomia, laringectomia parziale sino alla laringectomia totale con radioterapia post-operatoria. È sempre opportuno valutare la necessità di uno svuotamento laterocervicale.