Ipoacusie nell'Adulto

Con il termine di ipoacusia si definisce la riduzione dell’acuità uditiva.

DESCRIZIONE E SINTOMATOLOGIA

Può risultare utile ai fini didattici fare una prima distinzione in ipoacusie trasmissive (determinate da patologie a carico dell’orecchio esterno e medio) ed ipoacusie neurosensoriali (a loro volta distinte in labirintopatie, se legate a processi patologici dell’orecchio interno, e sordità retro-cocleari, qualora secondarie a lesioni dell’VIII paio di nervi cranici e delle vie uditive centrali).

In caso di ipoacusia trasmissiva può essere utile distinguere le patologie in base al reperto otoscopico. Se il reperto è normale si deve pensare a otosclerosi, lesione della catena ossiculare, deiscenza del canale semicircolare superiore. Qualora invece il reperto risulti patologico si spazia dal banale cerume occludente o dalla presenza di corpi estranei a patologie più serie tra cui l’otite esterna, otite media, perforazione timpanica, colesteatoma, timpanosclerosi, lesione della catena ossiculare.

Se si tratta di ipoacusia neurosensoriale è necessario fare un distinguo a seconda che l’ipoacusia sia bilaterale o monolaterale. Se bilaterale si potrà pensare alla presbiacusia, esito di terapie con farmaci ototossici, esposizione cronica al rumore, trauma cranico, diabete, ipertensione, sifilide, sindrome dell’acquedotto vestibolare largo, forma ereditaria (sindromica e non), malattia autoimmune. Se unilaterale si può fare una ulteriore distinzione in base al referto dell’ABR (Auditory Brainstem Responses, potenziali del tronco encefalico) o della risonanza magnetica. Se il referto è normale si penserà alla malattia di Ménière, trauma cranico, sordità improvvisa idiopatica, trauma acustico, labirintite virale. Se patologico trattasi di neurinoma vestibolare.

ESAMI DIAGNOSTICI

  • Anamnesi ed esame obiettivo
  • Otoscopia e otomicroscopia
  • Diagnostica strumentale
  • Diagnostica radiologica con TC, RM, scintigrafia (se si sospetta una flogosi cronica del temporale da otite esterna maligna) o l’angiografia (in caso di sospetta lesione di natura vascolare).

La diagnostica strumentale si distingue in prove soggettive, semioggettive ed oggettive a seconda della necessità della collaborazione del paziente.

Tra le prove di audiometria soggettiva si citano le prove con i diapason (test di Rinne, test di Weber), l’audiometria tonale liminare, l’audiometria sopraliminare, l’audiometria vocale.

Le prove di audiometria oggettiva comprendono l’impedenziometria, i potenziali evocati uditivi, le emissioni otoacustiche.

TRATTAMENTO

Fondamentale è la terapia eziologica. In base alla patologia si può valutare la necessità di una protesizzazione acustica. Quest’ultima si rende necessaria quando la comunicazione verbale è notevolmente limitata in conseguenza dell’ipoacusia o non si può sviluppare a sufficienza e nello stesso tempo non sono proponibili o non sono più indicati trattamenti chirurgici o farmacologici.

Si distinguono diversi tipi di apparecchi acustici tra cui le protesi retro auricolari, endoauricolari (o intrameatali) e invasive (che comprendono le BAHA –protesi acustiche ancorate all’osso- e gli impianti cocleari).